INTRODUZIONE

“Applicare il Metodo per Processi Creativi Condivisi di Luca Belcastro è prima di tutto un’esperienza di esplorazione personale. È tutto un programma di esplorazione del proprio mondo creativo, che potrebbe essere approfondito per tutta la vita. Tuttavia, può iniziare con un’esperienza, forse breve e condensata, che consenta di aprire finestre. La cosa più rinfrescante della proposta di Luca Belcastro è che non ti chiede di credergli, ma di fare la prova, di dargli una opportunità. La maggior parte delle persone che si aprono all’esperienza e la vivono con l’impegno necessario, trovano in lei preziose lezioni. Nuovi modi di comprendere sé stessi, l’ambiente e il processo creativo. Approcci alternativi alle pratiche comuni.
Più di qualcuno torna a casa vedendo le cose in modo diverso. Qua e là alcune persone continueranno a percorrere sentieri di coscienza, alimentando istanze condivise che alla fine diventeranno il loro habitat. Cercheranno di delucidare quelle sensazioni che popolano il loro organismo, conseguenti a un momento di emozione vissuto nel mezzo della vita. Correranno per condividerlo con chiunque voglia ascoltare. E ascolteranno attentamente.

Aprendo il processo creativo in modo che tutti possano vederlo e contribuire, con il loro sguardo irriducibile, al suo approfondimento, si può stimolare istanze condivise. Lasciando da parte l’infantilismo del mistero, di fare l’interessante attraverso la segretezza, di razzolare status mediante l’esclusione del resto. Spogliarsi, lasciando cadere per un momento le maschere che usiamo ogni giorno per proteggerci in un ambiente ostile e alieno. Nel rispetto della propria autenticità e degli altri. Proteggendo i delicati boccioli del sottile comune.
Mettendo al loro posto gli aspetti che tendono a isolarci, comprese le specializzazioni, le frammentazioni disciplinari esacerbate dall’ostentazione della tecnica, ruoli che dovremmo domare per non farci schiavizzare da loro.”

estratto da un testo di Pavel Mejías